• Luglio 2022 – Medscape

Quando gli adolescenti presentano un’acne che non risponde all’isotretinoina, è necessario assicurarsi che assumano il farmaco insieme a cibi grassi, i quali, come è noto, aumentano la sua biodisponibilità. Così consiglia James R. Treat, MD, un dermatologo pediatrico che lavora presso il Children’s Hospital di Philadelphia.

Se l’acne del paziente peggiora oltre i primi due mesi di cura, specie se compaiono lesioni di tipo nodulo-cistico, non serve aumentare la posologia giornaliera. “Si dovrebbe ridurre la dose e considerare l’aggiunta di steroidi” al fine di prevenire l’acne fulminans, come viene raccomandato in un articolo pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology nel 2017.

La manipolazione delle lesioni è un altro motivo del fallimento della terapia con isotretinoina. In questi casi, in cui è presente una forte componente ansiosa, l’isotretinoina trova qualche controindicazione. L’uso off-label di N-acetilcisteina, un profarmaco antiossidante e cisteina, si è dimostrato “estremamente efficace” nei pazienti con rilevanti escoriazioni. In uno studio randomizzato su adulti di età compresa tra 18 e 60 anni, il 47% dei pazienti che hanno assunto dosi di 1.200-3.000 mg al giorno di N-acetilcisteina per 12 settimane ha riferito un netto miglioramento della patologia cutanea, rispetto al 19% di quelli che ha assunto il placebo (P = .03).

Una revisione della letteratura evidenzia che adalimumab, etanercept e infliximab utilizzati per il trattamento dell’acne resistente all’isotretinoina, producono rilevanti miglioramenti dell’acne dopo circa 3-6 mesi di terapia.